venerdì 7 aprile 2023

Un blog per Tina

 

   L'idea di un  blog è rimasta in sospeso nelle mie intenzioni per molto tempo, perlomeno sei anni, quando nei abbozzai uno e, come bozza, è rimasto fino ad oggi, senza essere mai venuto alla luce... del web.

   Le motivazioni che allora mi avevano spinta, in un moto ahimè smorzato esponenzialmente, sono le stesse di oggi: il piacere della scrittura, l'impegno a comunicare qualcosa che si ritiene importante, la soddisfazione di coltivare un proprio spazio di creatività in rete.

  Ora è arrivato il momento giusto per dar forma a questa creatura, che da tempo ho desiderato. Me ne  sono resa conto lo scorso 17 marzo, quando la mia Tina è volata sul ponte dell'arcobaleno. Ne ho anche fatto cenno in un mio precedente post Tempi di svolta.

   Tina, negli ultimi mesi della sua vita, mi ha lasciato grandi insegnamenti e fatto percepire uno stato energetico più elevato, quello puro degli animali, che ci permette di intravedere un altro modo di vivere. Si, perchè le loro azioni sono genuina espressione del loro essere, senza tutti quegli ostacoli che noi umani frapponiamo tra noi stessi e la nostra autentica realizzazione: paure, insicurezze, giudizio.

    La mia gatta metteva in atto i suoi desideri senza alcuna esitazione. Quando voleva le coccole, le chiedeva e basta; non temeva un mio rifiuto e neppure si scoraggiava se non potevo, perchè presa da mille incombenze, non si chiedeva quanto l'amavo o quanto lei fosse amabile. Così, se voleva sgattaiolare fuori casa, andava e basta, senza "se" e senza "ma", senza che la sua testa producesse una varietà di congetture, come spesso accade a noi umani nel momento di agire. Neppure la malattia riuscì a smorzare la sua volontà che si mantenne viva fino al crollo del suo esile e sofferente corpicino. 

   Mi ha dato una grande lezione di coraggio, che ha spazzato via tutte le mie scuse e, dietro a queste, le mie paure. Le prime fanno la voce più grossa e sanno essere convincenti: non ho tempo per un blog, non è importante, non è utile. Le seconde sono più subdole, amano cammuffarsi ma suonano più o meno così: non sei capace, non hai nulla di interessante da scrivere, farai un sacco di stupidi errori, chi legge ti giudica e ti critica e... chi più ne ha più ne metta. 

   Tina non era ostacolata dal chiacchericcio mentale autosabotante. Lei realizzava pienamente il suo essere, senza porre resistenza al naturale flusso della sua energia e della vita. 

   Questo blog vuole innanzitutto essere, per me stessa, l'occasione per nutrire, nella mia anima, i semi dell'eredità spirituale di Tina. Scrivendo di lei, manterrò quella consapevolezza, quello stato vibrazionale elevato che mi ha trasmesso negli ultimi giorni della sua vita e in quelli seguenti. Lei, minuscola goccia, che si è unita all'oceano infinito della coscienza universale, è rimasta in contatto con me, in una zona di confine, tra questa e l'altra dimensione, per un tempo breve, ma che non voglio dimenticare. 

    So che la scrittura mi permetterà di mantenere accesa quella meravigliosa scintilla di consapevolezza, che la sua anima pura mi ha donato in segno di saluto. Un'esperienza rara, che mi era già capitata in passato e che ho avuto modo di rivivere qualche giorno fa. Sono convinta che, finchè permarremo in questo stato della materia, la luce ricevuta vada curata e alimentata, affinché non si spenga nell'oblio.

    


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