giovedì 30 marzo 2023

Tina entra nella nostra vita


   Tina voleva essere colei che avrebbe colmato il grande vuoto lasciato da Pallino, il primo gatto entrato nella nostra famiglia. La morte  del nostro amato famigliare aveva causato in noi una profonda tristezza e senso di impotenza. Era una perdita che necessitava di nuove consapevolezze per essere elaborata.

  Sapevamo benissimo che nessuno può prendere il posto di qualcun altro eppure sentivamo il bisogno di ricominciare una nuova relazione d’amore con chi, lo avevamo ben compreso, può essere il migliore maestro in materia.

  Seguendo il desiderio di mia figlia, più che comprensibile per una bambina di dodici anni che dolorosamente elaborava uno dei primi grandi lutti, chiesi timidamente al gattile, dal quale il nostro defunto micio proveniva, di poter adottare un altro gatto maschio, con il manto bianco e tigrato, combinato come quello di Pallino, ovviamente. Ero consapevole dell’assurdità della richiesta ma le lacrime di mia figlia trovarono una tenera comprensione. 

   Nessun gatto, tra una centinaia ospitati al gattile, possedeva i requisiti richiesti e, in un ultimo e disperato tentativo di superare l'empasse, i miei figli ed io fummo inviati in un'abitazione a pochi chilometri di distanza, dove, al quanto pare, una gattina era tenuta in stallo in attesa di una sistemazione definitiva. Era dunque una femmina, tutta tigrata, senza una minima porzione di bianco ma, chissà, forse avrebbe convinto mia figlia.

   Giunti a destinazione la signora, che ospitava Tina, ci venne incontro sull'uscio di casa e non potei fare a meno di notare, dietro di lei, due grandi e magnifici occhi verdi che esprimevano amore e un forte desiderio di stringere un profondo legame con qualcuno. Due finestre su un'anima pura che abitava il corpo minuto e rotondo di una gattina! Tina zampettava incuriosita verso di noi, insieme alla padrona di casa, che gentilmente ci accolse.

   Assomigliava ben poco a Pallino ma il suo sguardo catturò i nostri cuori e l'immediata tenerezza che provammo nei sui confronti non ci abbandonò più.

    Entrò nella nostra vita e condivise con noi capitoli della nostra vita familiare intensi e indimenticabili. Per quanto mi riguarda furono anni di scelte e cambiamenti importanti per la mia crescita. Lei, spettatrice discreta e silenziosa delle nostre vicende umane, non arrivò per caso. La sua presenza ci donò tanto quanto, al momento, non ne eravamo consapevoli.

    Ne sono più che convinta, ora che non c'è più.


 

mercoledì 29 marzo 2023

Tempi di svolta


 Qualsiasi esperienza vissuta lascia un segno indelebile, più o meno presente alla nostra coscienza. Non tutte le nostre vicissitudini però rappresentano occasioni di svolta, in grado di promuovere una nuova consapevolezza, una nuova percezione delle cose, un cambio di abitudini e stili di vita, l'accesso a nuove attività e percorsi. Queste ultime, generando una forza propulsiva, possono apportare in noi cambiamenti più o meno duraturi. A volte lasciamo che questa l'impeto iniziale si affievolisca, a volte sentiamo di doverlo assolutamente alimentare dal profondo di noi, come se la vita, con il suo scorrere, ci stesse ricordando la ragione del nostro vivere, il nostro programma esistenziale. Continuamo a ripeterci che quello che abbiamo vissuto è stata una lezione importante, da non dimenticare, perchè è uno dei tesori che, come spiriti, cerchiamo in questo viaggio terreno, poichè lo abbiamo voluto ancora prima di nascere. Ci troviamo così a faccia a faccia con la nostra autentica natura, che ci chiede di attingere a quelle risorse cardine, come la volontà, la determinazione, il coraggio, essenziali per un salto evolutivo.

 Per quanto mi riguarda è stata soprattutto la morte che, passandomi accanto e portandosi via qualcuno che mi era caro, mi ha condotta ai quei confini tra le due dimensioni, dove una di queste acquista significato nella prospettiva dell'altra. Come se avessi avuto la possibilità di compiere un ultimo gesto di amore verso chi se ne andava, non mi è stato possibile limitarmi ad un saluto e a un doloroso voltare pagina, ignorando l'unica cosa certa dell'esistenza su questa terra: l'ultimo respiro. Non ho pututo fare  a meno di indagare e cercare risposte su cosa ci attende dopo, mentre un filo invisibile ha continuato, per un tempo più o meno lungo, a tenermi legata a chi, andandosene, sembrava avesse voluto colmare il vuoto lasciato con un'eredità spirituale. 

  Non fa differenza se chi ci lascia sia un essere umano o un animale - e di quest'ultimo il significato etimologico la dice lunga - quello che conta è averlo onorato fino all'ultimo, è la rinascita che segue al lutto, sono le ragioni ultime ritrovate del nostro esistere, la luce e la pienezza dell'essere, che ci fanno comprendere che la morte, come comunemente la intendiamo, non esiste. In questa prospettiva molte angosce e inquitudini lasciano spazio ad una nuova energia, a più elevate consapevolezze. 

  Così nasce questo blog.